Riconfermati i Tre Pani del Gambero Rosso a Pandefrà
Il pane “sartoriale” di Francesca Casci Ceccacci continua a distinguersi tra le eccellenze italiane dell’arte bianca. Per celebrare questo riconoscimento e il secondo compleanno, in programma una festa il 14 luglio

Anche quest’anno Pandefrà ottiene il massimo riconoscimento all’interno della Guida Pane & Panettieri d’Italia 2026 del Gambero Rosso. Con i Tre Pani, assegnati per la settima volta consecutiva, il forno guidato da Francesca Casci Ceccacci si conferma tra le migliori realtà della panificazione marchigiana e italiana, grazie a un lavoro quotidiano che intreccia sapienza artigiana, ricerca e profondo legame con il territorio.
“Ogni giorno lavoriamo per far parlare il nostro pane: della nostra terra, dei nostri valori, del nostro modo di intendere la relazione con le persone. Ricevere per il settimo anno consecutivo i Tre Pani del Gambero Rosso è una conferma che ci sprona a continuare sulla strada della qualità, dell’ascolto e della ricerca.” spiega Francesca Casci Ceccacci.
Una soddisfazione doppia per Francesca, che quest’anno celebra anche i due anni dall’apertura del punto vendita nel centro storico di Senigallia. Per festeggiare entrambi i traguardi, lunedì 14 luglio a partire dalle 18, Pandefrà organizza una festa aperta al pubblico: un momento conviviale fatto di pane, relazioni e contaminazioni creative.
Infra'mezzo – Le Marche dentro un tramezzino
Il tema dell’evento sarà “Infra'mezzo – Le Marche dentro un tramezzino”, un omaggio alla cultura gastronomica marchigiana riletto in chiave contemporanea attraverso il Framezzino, l’originale tramezzino con base di pizza al formaggio firmato Pandefrà. A farcirlo, saranno le interpretazioni di alcuni protagonisti della ristorazione marchigiana: Lorenzo Zappi per Marcello di Portonovo, Marino di Pesaro, San Biagio di Fabriano e Il Giardino dal Giamburesti di Mondavio.
I cocktail saranno a cura di Necessaire (Rimini), famoso cocktail bar che detta le tendenze sulla costa dal 2016.
Una serata che, proprio come il pane di Pandefrà, parlerà di radici, identità e connessioni. Tra gusto e condivisione, il giardino del negozio in centro storico diventerà il cuore di una celebrazione popolare e autentica.
Pandefrà: il pane come atto culturale
Nel laboratorio di Senigallia, il pane non è solo alimento: è espressione culturale, memoria agricola e gesto artigianale. Francesca Casci Ceccacci ha scelto di mettere la sua terra e le sue tradizioni al centro di ogni impasto, puntando su una produzione a filiera corta, una selezione rigorosa dei grani e una tecnica di panificazione su misura, capace di esaltare le caratteristiche della materia prima.
Ogni pagnotta nasce da un equilibrio studiato tra varietà, macinatura, formati e metodo: dall’antico filone marchigiano, oggi quasi scomparso, ai pani speciali, che nascono dalla creatività del team Pandefrà e vengono sfornati ogni settimana, come “mandorle e olive” per l’estate, “thaina e miso” e tanti altri.
Con alle spalle una formazione giuridica e una carriera nell’industria alimentare, Francesca ha scelto di invertire la rotta: oggi, fa del pane il proprio linguaggio quotidiano, nutrendolo di ricerca continua, contatto diretto con i produttori e riscoperta di gesti antichi come l’impasto di riporto.
Cosa scrive il Gambero Rosso nella Guida Pani&Panettieri d’Italia 2026
IL PANETTIERE
Francesca Casci Ceccacci ha fatto del pane il fulcro della sua vita. Pane inteso non solo come alimento, ma anche come simbolo di amore e rispetto. Il suo legame con il cibo arriva dall'infanzia e si sviluppa in età adulta fino a diventare così importante da non poter essere ignorato.
Così Francesca lascia la sua carriera come responsabile qualità in una multinazionale della ristorazione collettiva a Torino, rivoluziona la sua vita e diventa una delle migliore panificatrici d'Italia.
LA PANETTERIA
In pieno centro a Senigallia si può godere di un pane eccellente, grazie alla produzione giornaliera di Francesca e dei "suoi" ragazzi. Si parte da una profonda conoscenza della materia prima e dalla volontà di produrre un pane che sappia di grani e che restituisca dignità a tutta la filiera agricola. Così nasce il profumato Pane di Miscuglio, simbolo della rivoluzione della panificazione moderna, ottenuto da grani coltivati in Abruzzo in collaborazione con altri baker d'eccellenza. La crosta è sottile e croccante, la mollica scioglievole e ricca di sapori, e in generale l'acidità del lievito madre vivo si percepisce in modo elegante in tutti i formati, compreso l'ottimo sfilatino ai 10 cereali. Chi ama il pane di segale qui ne trova un esempio eccellente, con umidità perfetta e sapore complesso. Da assaggiare pure i lievitati, sia dolci (come i cinnamon roll) che salati, questi ultimi protagonisti del menu del bistrò. Segnaliamo anche il servizio di caffetteria con tavoli all'esterno nel curato dehors.